Apre la Chirurgia Endocrina diretta da Stefano Spiezia all’Ospedale del Mare
Inserto di Repubblica 1 luglio 2017
Ospedale del mare, al via i ricoveri.
Stavolta profilo basso. Nessun taglio di nastro e neanche un’autorità istituzionale. C’era solo il direttore sanitario della Napoli 1, Pasquale Faraone Di Girolamo, ieri all’apertura dell’Ospedale del Mare. Tra mille difficoltà, senza pronto soccorso e carente di presidi fondamentali, così è partita l’attività della struttura concepita nel 2004. Al netto dell’enfasi che aveva caratterizzato le molteplici inaugurazioni (la prima risale a oltre due anni fa, con Caldoro presidente), resta il dato di una giornata fatidica per i medici che hanno spalancato le porte del loro reparto ai primi ricoverati e per i chirurghi che hanno dato il via al primo passo per effettuare interventi in day surgery.
Ernesto Grasso è il primario facente funzioni che a “scavalco” (termine che indica un professionista che lavora su due postazioni, diverse e distanti tra loro) dirige sia il reparto di Medicina del San Paolo, sia quello del nuovo ospedale di Ponticelli. Ed è lui che ieri ha accolto quattro pazienti. I primi ad aver passato la notte da ricoverati. In contemporanea, è iniziata l’attività delle chirurgie. In forma minima e limitata a soggetti che non hanno patologie impegnative. Malati ai quali è destinata una chirurgia minima, almeno in questa fase iniziale. E infatti, sempre ieri, sono state aviate le procedure di ricovero in day surgery per quattro pazienti da sottoporre a termoablazione di noduli tiroidei. Un’operazione che prevede l’utilizzo del laser e che sarà eseguito dal neoresponsabile dell’unità dipartimentale di Chirurgia endocrina Stefano Spiezia, finora in forza agli Incurabili. Insieme a lui si è insediato il primario facente funzioni di Chirurgia vascolare Francesco Pignatelli che contemporaneamente dirige il reparto del Pellegrini.
E sempre ieri, era presente Gennaro Rispoli, uno dei pochi primari di ruolo rimasti della Napoli 1, che per un mese ancora (ma successivamente, per un anno, come tutor in attesa del concorso) porterà avanti la Chirurgia generale dell’Ascalesi e quella dell’Ospedale del Mare. Per quanto riguarda invece l’anestesia, il servizio è affidato nelle more del concorso, a Pio Zanetti, che ieri ha aperto i battenti della terapia intensiva. Anche in questo caso, con un vistoso handicap: per il momento non può essere effettuato alcun intervento in anestesia generale perché tardano ad arrivare gli “oppiacei” farmaci indispensabili per indurre la narcosi, cioè per addormentare i pazienti. Una gara a ostacoli pur di realizzare un sogno che si infrange davanti alla mancanza di ferri specialistici. Per esempio quelli che servono ai chirurghi dell’Otorinolaringoiatria. Si procede a vista pure per gli esami istologici: in questo caso, come già scritto da Repubblica, è la cosiddetta “estemporenea”, cioè l’esame da effettuare mentre il paziente è sotto anestesia per decidere il tipo di intervento cui deve essere sottoposto.
Il Laboratorio analisi funziona, ma solo grazie alla forzata collaborazione del centro del presidio intermedio di Barra Ponticelli, rimasto sguarnito dai mezzi e personale. E in affanno, come più volte denunciato su queste pagine, risultano gli altri presidi cittadini. A partire dal San Giovanni Bosco dove mancano i medici per coprire i turni di pronto soccorso chirurgico, e mentre alcuni specialisti assunti di recente dalla Napoli 1, sarebbero stati “congelati” perché da utilizzare esclusivamente nell’Ospedale del Mare. Il Loreto Mare che pure è una delle strutture più importanti della città è oggi sorvegliato a vista: funziona ancora, domani non si sa. Soprattutto a dicembre, quando anche la Cardiologia e l’Emodinamica diretta da Bernardino Tuccillo si sposteranno a Ponticelli. http://napoli.repubblica.it/cronaca/2017/07/01/news/ospedale_del_mare_al_via_i_ricoveri_ancora_al_palo_anestesia_e_chirurgia-169681460/