Interventi Chirurgia Endocrina
Il Dott. Stefano Spiezia effettua interventi chirurgici in attività libero professionale extramoenia, è accreditato con le principali compagnie assicurative (Previmedical, Generali, Fasi, etc.) presso la Casa di Cura Ruesch in Via Maria Cristina di Savoia 39, 80122 Napoli tel. 0817178111.
Si interviene su tutte le patologie endocrine con interventi chirurgici tradizionali o inimamente invasivi di tiroide, paratiroidi e linfonodi anche con tecnica videoassistita MIVAT/P e su tutte le patologie di interesse chirurgico generale.
Un intervento tradizionale alla tiroide è unʼoperazione relativamente breve che richiede una degenza ospedaliera di solo una o due notti. Lo staff operatorio (il chirurgo, lʼanestesista e lʼinfermiere) fornirà le informazioni su tutto ciò che lʼintervento implica.
Prima dellʼintervento
Se il paziente soffre di ipertiroidismo, sarà necessario che nelle settimane che precedono lʼintervento assuma (o continui ad assumere) alcuni medicinali per controllare i livelli ormonali. Lʼoperazione avrà rischi minori se nel suo corso i livelli degli ormoni tiroidei sono normali.
Prima dellʼintervento verranno effettuate le analisi del sangue, una radiografia del tronco e un elettrocardiogramma (ECG) per verificare se il paziente può sostenere lʼintervento. In alcuni ospedali si offre anche un controllo preoperatorio delle corde vocali (laringoscopia)per appurarne il corretto funzionamento e valutarne il rischio di lesione durante lʼoperazione.
Una volta stabilita la necessità dellʼintervento, il chirurgo spiegherà al paziente le procedure dellʼoperazione. Può essere asportato solo un lobo della tiroide (lobectomia), quasi tutta (tiroidectomia subtotale o quasi totale) oppure totalmente (tiroidectomia totale).
In preparazione per lʼintervento, al paziente verrà richiesto di non mangiare dopo la cena del giorno precedente.
Se lʼoperazione alla tiroide ha luogo perché il medico sospetta la presenza di un tumore della tiroide, il chirurgo potrebbe asportare anche alcuni linfonodi nei pressi della tiroide. In questo caso le implicazioni dellʼintervento non possono essere previste, perché il chirurgo dovrà esaminare i linfonodi durante lʼoperazione per stabilire che cosa asportare.
Lʼanestesista fornirà informazioni in merito allʼanestetico utilizzato: in un intervento tradizionale, il paziente viene sottoposto ad anestesia generale affinché dorma durante il corso dellʼoperazione.
Durante lʼintervento
In assenza di complicazioni, una tiroidectomia totale dovrebbe richiedere meno di due ore, un intervento meno esteso potrebbe avere una durata inferiore.
Durante lʼoperazione, il chirurgo può usare il sistema di neuromonitoraggio per ridurre il rischio di lesione dei nervi che controllano la voce. Il sistema consente al chirurgo di individuare i nervi che corrono vicino alla tiroide e anche di verificarne il funzionamento durante lʼintervento, riducendo così il rischio di lesione.
Dopo lʼintervento
Una volta risvegliato dallʼanestesia, è probabile che il paziente si trovi in una particolare area in cui il personale infermieristico possa monitorarlo con cura fino al risveglio completo. La flebo, collegata tramite cannule al corpo, fornisce temporaneamente i fluidi necessari finché il paziente potrà tornare a bere, mentre altre cannule provvedono a drenare il fluido in eccesso nella zona dellʼincisione (drenaggio). Tutte queste cannule verranno rimosse il giorno stesso o quello successivo, secondo la tipologia dellʼintervento e la velocità di recupero.
Nella zona dellʼincisione sul collo ci sarà la colla chirurgica, che si dissolverà nel giro di qualche settimana. Il collo e la gola saranno infiammati e rigidi per alcuni giorni, e perciò sarà somministrato un antidolorifico durante e dopo la degenza ospedaliera. Il dolore diminuisce e quindi scompare entro pochi giorni. Il paziente nel post-operatorio viene controllato con esame laringoscopico delle corde vocali per verificarne il corretto funzionamento.
Lo staff operatorio si impegnerà affinché il paziente si ristabilisca poco dopo lʼintervento, possibilmente il giorno seguente. Il paziente dovrà eseguire alcuni esercizi per superare la rigidità del collo, alcuni con le gambe per la circolazione e altri esercizi respiratori per verificare la buona funzione polmonare in modo da evitare infezioni o emboli postoperatori.
In genere il paziente viene dimesso dopo uno o due giorni dallʼoperazione.
La tecnica di neuromonitoraggio utilizzata durante gli interventi dal Dott. Spiezia presso la Clinica Ruesch consente la drastica riduzione di complicanze sulla voce
Risultato estetico della tecnica mininvasiva con accesso videoassistito: incisione inferiore a 2 cm attraverso la quale è stata asportata la lesione tiroidea
L’uso della ecografia è un tempo fondamentale nella valutazione chirurgica del paziente: prima, durante e dopo l’intervento
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