Soluzioni alternative per curare i noduli tiroidei
I noduli tiroidei hanno un’elevata prevalenza in particolare nelle nostre aree geografiche. Fortunatamente solo una minoranza di questi risultano essere maligni e di questi la maggioranza ha una prognosi ed un comportamento definito indolente.
Di recente il mondo scientifico si è orientato a perseguire una maggiore definizione diagnostica, con la ecografia e l’agoaspirato, allo scopo di ridurre il numero di interventi chirurgici non necessari e di renderli anche meno invasivi. Con questa premessa si è sviluppata la “tailored surgery” ovvero una chirurgia cucita su misura della patologia e del paziente cercando le soluzioni meno invasive e conservative, quale la termoablazione dei noduli tiroidei, o di interventi chirurgici che “allontanano “ la cicatrice dal collo nascondendola in regioni in cui non è visibile con l’ausilio della chirurgia robotica.
La termoablazione utilizza la radiofrequenza o il laser come fonte di energia per distruggere il nodulo per via percutanea, con un ago inserito in anestesia locale e quindi senza alcuna cicatrice e in regime di day hospital, con dimissione dopo due ore dal trattamento.
Il paziente ideale è quello ad alto rischio anestesiologico portatore di problematiche di salute contingenti, sintomatici per difficoltà di respirazione, alterazione della voce e della deglutizione a causa di una voluminosa massa nel collo da gozzo tiroideo; oppure portatori di noduli della tiroide che provocano danno estetico del collo (voluminoso nodulo evidente che altera la fisionomia), evitando ulteriori inestetismi come una cicatrice sul collo conseguente ad un intervento chirurgico tradizionale, o paziente che rifiuta l’intervento chirurgico in anestesia generale. E’ una metodica sicura e approvata dalle linee guida internazionali, nata e diffusa soprattutto nei paesi orientali dove le donne, per motivi religiosi e sociali non possono avere cicatrici nel collo che rappresentano menomazione tale da impedire una regolare vita di relazione e sentimentale.
Vantaggi del trattamento:
- cospicua riduzione della massa compressiva ed antiestetica in un periodo variabile da 1 a tre mesi anche del 40-50%, che arriva anche all’80% dopo un anno;
- non si rimuove la tiroide e quindi non vi è necessità di sostituire la funzione della ghiandola mancante con altri ormoni;
- la rapida dimissione che non richiede ospedalizzazione successiva, la assenza di cicatrici, la ripetibilità, assenza di complicanze importanti se eseguita da mani esperte.
La Chirugia robot assistita, attraverso una incisione nella ascella, rimuove la ghiandola tiroidea senza lasciare cicatrici sul collo, anche questa procedura ha un grande impatto sulla “quality of life” soprattutto nei pazienti oncologici, dove la assenza di cicatrice visibile allontana la percezione ed il ricordo della patologia maligna. Questa moderna tecnica in Campania è utilizzata esclusivamente dal professore Spiezia che da settembre la effettuerà anche presso la clinica Ruesch in Napoli.